Come scegliere il climatizzatore

Come scegliere il climatizzatore? È una domanda che in molti si pongono. Trovare il modello giusto, adatto alle nostre esigenze e soprattutto alle nostre tasche, a volte può diventare un problema.

Soprattutto, quando in previsione dell’estate, la scelta può risultare azzardata se dettata dalla fretta o da consigli sbagliati. Per capire come scegliere un climatizzatore, senza essere tecnici o esperti del settore, per cominciare si possono seguire poche semplici regole. Bisogna tenere sempre presente, però, che si tratta di una scelta personale legata a esigenze che non sono uguali per tutti. Per questo motivo, dopo una prima valutazione, è bene rivolgersi ad un esperto che possa guidarvi verso la scelta più conveniente per le vostre esigenze, anche rimanendo comodamente a casa. Attraverso il sopralluogo virtuale, la possibilità di interazione tra cliente e venditore mediante una videochiamata, un esperto potrà valutare gli ambienti e indicare il climatizzatore adatto alle vostre esigenze. 

Metri quadri dell’ambiente da rinfrescare: primo elemento da valutare

La metratura dell’ambiente (casa o ufficio) da rinfrescare è il primo passo nella scelta del climatizzatore. Quindi, più grande è la superficie maggiore dovrà essere la potenza del climatizzatore.

Come si calcola la potenza del climatizzatore

La potenza del climatizzatore si misura in BTU. Quindi, maggiore BTU indica maggiore potenza del climatizzatore. Un primo semplice calcolo per scoprire di quanta potenza abbiamo bisogno per rinfrescare adeguatamente la nostra casa, ad esempio, si può fare moltiplicando il numero dei metri quadri con il coefficiente 340. Il risultato indicherà la potenza, quindi il BTU, del climatizzatore. 

Climatizzatore con o senza unità esterna

Naturalmente, nella scelta del climatizzatore bisogna anche considerare altri fattori che, come dicevamo, riguardano scelte personali che riflettono singole esigenze. Una di queste, ad esempio, è la scelta del climatizzatore con o senza unità esterna. A volte, infatti, non è possibile installare una unità esterna perché esistono vincoli legati al palazzo in cui si vive (palazzo storico, scelte condominiali, etc). Oppure semplicemente non si dispone di un terrazzino e di un qualsiasi spazio dove collocare adeguatamente l’unità esterna. In questi casi, le soluzioni possono essere i climatizzatori portatili o quello fissi ma senza unità esterna. In entrambi i casi resa e efficacia della climatizzazione sono ottimali se inseriti nel contesto adeguato.

Climatizzatore mono split o multisplit?  

Anche in questo caso, la scelta è legata alle esigenze personali in base a quante camere bisogna climatizzare. Quindi, più split significano maggiore potenza del motore. 

I consumi in bolletta

Il costo della bolletta elettrica dipende da vari fattori tra i quali vi è la  fascia oraria, che può essere F1, F2, F3, in cui si ha necessità di fruire della luce e degli elettrodomestici e di quanti Kw. Per cercare di risparmiare sulla bolletta è quindi raccomandabile conoscere dettagliatamente gli orari nei quali è più conveniente utilizzare l’energia e quelli nei quali se ne farà un maggiore uso.

Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante arrivando a rendere meno costoso, e in alcuni casi anche conveniente, l’uso del climatizzatore. I climatizzatori di nuova generazione, ad esempio, sono dotati di tecnologia inveter che consente di ottimizzare i consumi. Ma non solo. Modelli recenti di climatizzatori consentono la gestione degli stessi da telefono o tablet in modo da poterli accendere o spegnere da lontano ed evitare così lo spreco. 

Il climatizzatore può anche scaldare

Tra i vantaggi degli odierni climatizzatori, c’è anche quello di essere pompe di calore. In autunno, ad esempio, le potenzialità della pompa di calore sono notevolmente più alte di quelle del riscaldamento tradizionale. Con il lento calo delle temperature, infatti, non serve attivare la caldaia (e quindi i termosifoni) per tutto il giorno. La necessità può essere circoscritta all’esigenza di "stemperare" gli ambienti magari durante le ore serali, oppure per breve tempo in ufficio. Proprio in questi casi, il climatizzatore riesce a produrre calore immediato e veloce senza dover attendere i tempi della caldaia a gas e la circolazione dell’acqua calda nei termosifoni. Per quanto riguarda i consumi, invece, il climatizzatore ha una resa 3 volte superiore rispetto alla caldaia. Se, ad esempio, consideriamo le prestazione di un condizionatore 12000 Btu, che mediamente potrebbe consumare circa 1000W di corrente elettrica, potremmo ottenere un corrispettivo in calore parti a circa 3000W. Il calcolo, in ogni caso, si può eseguire attraverso due parametri: EER (rapporto di efficenza energetica) e COP (coefficiente di prestazione), con cui si identificano l'efficienza in raffreddamento e riscaldamento dei climatizzatori. Ad esempio, se un climatizzatore produce 5kW di calore da una potenza in entrata pari a 1kW di energia elettrica consumata, il suo COP è pari a 5.0. Quindi, possiamo dire che più alti sono i valori EER e COP, più le macchine saranno efficienti.

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