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Per incentivare l’uso del fotovoltaico il governo lancia il reddito energetico. Il Cipe, Comitato per la programmazione economica di Palazzo Chigi, ha già deliberato uno stanziamento di 200 milioni di euro.
Di cosa si tratta e come funzionerà il reddito energetico
In sostanza, è stata prevista l’istituzione di un fondo nazionale dedicato ai meno abbienti per l’installazione dei pannelli solari. L’obiettivo è quello di agevolare l’uso delle rinnovabili per il risparmio in bolletta, ma anche per diffondere sempre più il concetto di energia pulita. Abitare una ‘casa verde’, infatti, diventa sempre più conveniente, sia per gli incentivi che per il risparmio che può derivarne. Nelle prossime settimane saranno emanati i provvedimenti attuativi che definiranno tempi, modalità e requisiti. Intanto, l’esperienza maturata nel comune di Porto Torrese ha dato i suoi frutti e il progetto è stato esteso a livello nazionale.
“Risparmi in bolletta pari in media a 150 euro annui”
“Nel Comune di Porto Torres, in Sardegna, dove abbiamo istituto un fondo rotativo per finanziare l’installazione gratuita di pannelli fotovoltaici a favore delle fasce meno abbienti - ha spiegato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, ideatore della proposta - Questo ha consentito ai cittadini di ottenere risparmi in bolletta, pari in media a 150 euro annui, ma anche di cedere l’energia prodotta in eccesso alla rete generando risorse che vanno ad alimentare il fondo e l’acquisto di nuovi pannelli. In un anno a Porto Torres sono stati installati 50 impianti con 9mila euro di risparmi totali per i cittadini, 8mila euro che hanno alimentato il fondo rotativo e 65 tonnellate di Co2 in meno. Forti di questi risultati - ha aggiunto - abbiamo deciso di estendere a livello nazionale il reddito energetico per diffondere le energie rinnovabili, abbattere bollette e consumi, garantire la democrazia energetica e sostenere i cittadini più in difficoltà”.
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