Condizionatori e 730: possibile scaricarli?

Condizionatori e 730: possibile scaricarli?

La domanda è assolutamente lecita, visto il periodo incipiente: è possibile scaricare i condizionatori nel 730? Ovviamente, ci si riferisce ad impianti per il raffrescamento domestico acquistati nell’anno precedente alla dichiarazione dei redditi: ecco tutti i dettagli sull’argomento.

È il momento del 730? Ricordati del tuo condizionatore!

Come sempre accade in questo momento dell’anno, i cittadini italiani si preparano a presentare la propria dichiarazione dei redditi che, se spesso è vista come un momento “negativo” in caso si debba credito allo Stato, in realtà va a costituire una grande possibilità per detrarre le innumerevoli spese prese in carico durante l’anno appena trascorso. È possibile detrarle tutte? La risposta a questa domanda non è affermativa, ma se stiamo parlando di condizionatori e impianti di climatizzazione installati in certe condizioni presso la nostra abitazione – sia che si tratti di una casa privata che di un condominio – allora le possibilità sono molteplici. Dunque, la risposta alla domanda che abbiamo posto nel titolo è più che affermativa: sì, si possono detrarre le spese inerenti ad acquisto e installazione dei condizionatori e dei climatizzatori. La percentuale? Come abbiamo spiegato precedentemente negli articoli riguardo il cosiddetto “Bonus condizionatori”, lo sconto Irpef da applicare nel 730 non è “unico”, ma, diciamo così, tripartito, anche se le percentuali, in effetti, risultano essere soltanto bipartite. Ma vediamo tutto in dettaglio per chiarire meglio il concetto.

Vorrei scaricare il condizionatore nel 730: che possibilità ho?

Se nell’anno precedente a quello corrente – il 2023 in caso stiate per procedere alla dichiarazione dei redditi nel 2024 – avete acquistato e installato uno o più condizionatori, allora potrete detrarne la spesa come sconto Irpef. Quali possibilità ci sono? Gli impianti di raffrescamento, in questo caso, possono rientrare in 3 diverse casistiche:

  • Acquisto e installazione durante interventi edilizi (Bonus casa)
  • Acquisto del condizionatore classe A+  (Bonus mobili)
  • Acquisto del condizionatore come intervento di riqualificazione energetica (Ecobonus)

Se il vostro caso rientra nei primi due, la percentuale di rimborso Irpef sarà del 50%, mentre se si tratta di sostituzione di impianto e conseguente miglioramento a livello di consumi e prestazioni energetici, allora lo “sconto” sarà del 65%. Le tempistiche? Le rate di rimborso, come abbiamo già specificato in altre sedi, saranno recapitate ai richiedenti nel corso di 10 anni.

Che documenti servono per scaricare i condizionatori?

Una volta preso nota della possibilità di scaricare i vostri impianti di climatizzazione in sede di 730, dovrete ricordarvi di portare con voi alcuni documenti, necessari affinché vi venga riconosciuto il rimborso. Dunque, dovrete presentare al vostro commercialista di fiducia, al CAF o all’ente predisposto che avete scelto (o anche on line, se avete pensato di procedere in autonomia) con la seguente documentazione:

  • ricevuta e fattura fiscale delle eventuali spese edilizie sostenute
  • ricevuta e fattura fiscale che attestino l’acquisto dell’elettrodomestico di classe energetica A+
  • bonifico dove si possa rintracciare dettagliatamente l’acquisto, presentando anche codice fiscale dell’utente e partita Iva dei venditori

In caso si rientri nell’Ecobonus, oltre ai documenti sopracitati è necessario aggiungere