Come sarà l’estate 2019?

Dopo un maggio decisamente bagnato, ci prepariamo ad affrontare quella che, mesi fa, era stata anticipata come una delle estati più torride di sempre. Abbiamo parlato con Andrea Giuliacci, che ci ha dato un’importante smentita su quelle che sono le previsioni per l’estate 2019.

Quando arriva il caldo estivo?

Secondo Andrea Giuliacci, già a partire dalla seconda parte di maggio è assai probabile che, in alcune zone d’Italia, le temperature comincino a salire fino a raggiungere climi tipicamente estivi. Le proiezioni effettuate negli ultimi giorni descrivono infatti ondate di caldo a partire dalle zone Meridionali. Per quanto riguarda Centro e Nord, il caldo potrebbe invece fare capolino più avanti, a partire dalle prime settimane di giugno. Nel frattempo queste aree saranno interessate dall’instabilità che abbiamo già visto nelle settimane precedenti, con nuvolosità e piogge diffuse.

Il caldo estivo previsto per il 2019, dunque, secondo Giuliacci non mancherà di certo. Dopo un inizio un po’ balbettante, e un giugno caratterizzato da periodi di sole e caldo e fasi di instabilità, sarà l’Anticiclone Nord-Africano a portare sole e caldo intenso su tutta la Penisola. In particolare, stando alle proiezioni effettuate dal supercomputer del Centro Europeo per la Meteorologia, il mese più rovente sarà quello di agosto, con punte di caldo estremo e insolito nelle regioni Settentrionali. L’effetto sarà naturalmente accentuato nelle grandi città, dove la popolazione sperimenterà l’effetto noto come “isola di calore urbano”, ovvero temperature di 2-3 gradi più alte nelle zone cittadine rispetto alle aree limitrofe rurali.

Secondo quanto già riportato da altre riviste online, inoltre, Mario Giuliacci ha affermato che mediamente, in un’estate degli anni 2000, bisogna aspettarsi almeno 40-50 giorni con massime che possono superare i 34° centigradi. Quella del 2019 sarà un’estate calda, dunque, ma non raggiungerà temperature record come per esempio quella del 2017, che è stata la seconda estate più calda di sempre.

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